Land Art al Furlo 2016 | 27/07/2016 10:07 | Ufficio Stampa
Bilico
“Determina una strana coincidenza per me notare i parallelismi tra il tema di questa settima edizione e la mia recente scoperta del gaffitismo applicato all’arte dello stone balancing. Il metter delle pietre in equilibrio impilandole è infatti strettamente legato alla “verticalità” del simbolo totemico. I famosi totem dei nativi nordamericani erano dei tronchi d’albero raffiguranti animali ed erano sovrapposti gli uni sugli altri. Oggi io tento di realizzare delle figure antropomorfe con pietre sovrapposte fra loro. I nativi americani, le varie tribù ma anche le singole persone avevano un proprio totem e c’era spesso una cerimonia di iniziazione durante la quale il contatto con lo spirito dell’animale portava a stati quasi di possessione. Il moderno stone balancing viene spesso associato a forme di ricerca spirituale e viene considerata una pratica di meditazione. I totem degli indiani d’America non erano eterni. Erano in legno e dopo diversi anni crollavano durante le tempeste quando il legno marciva marciva. Il deterioramento del palo totem era rappresentativo dei processi naturali di decadimento e di morte di tutti gli esseri viventi e chi tentava di evitare questo veniva visto come qualcuno che nega o ignora la natura del mondo. Lo stone balancing è un perfetto esempio di arte effimera nella Natura dove gli eventi esterni come l’acqua od il vento, determinano il crollo inevitabile dell’opera e diventa un implacabile esercizio di non attaccamento, di accettazione dei processi di trasformazione e di “morte” delle cose. I punti di contatto tra i totem e i miei “graffiti balancing” sembrano quindi essere più d’uno. Ma la diversità principale è certamente la durata di questi oggetti. “ (Luca Zaro)
Luca Zaro, nato a Udine il 21 luglio 1964, ha una formazione scientifica e si è laureato in Scienze Forestali a Viterbo nel 1992. È autodidatta ed ha sempre coltivato la passione per l’arte affiancandola nel tempo agli studi e poi all’attività professionale nel settore naturalistico e paesaggistico. Ha esordito come artista alla XXII Rassegna Regionale d’Arte del Centro Friulano Arti Plastiche (1982). Dal 2007 si dedica a tempo pieno alle arti plastiche e visive operando in vari ambiti ed utilizzando materiali e tecniche diverse (pittura, fotografia, grafica, videoarte, incisione, pirografia, fiber art, installazioni, land art, stone balancing ecc.). Ha partecipato negli anni a diverse mostre collettive ed ha realizzato alcune personali. Attualmente vive e lavora a Pasian di Prato (UD).
Performance dimostrativa: Lo Zen e l’equilibrio di pietra
21 agosto 2016 ore 12
Gioco millenario, passatempo, prova di abilità, da qualche anno lo Stone Balancing, le pietre in equilibrio, è entrato a pieno titolo nel mondo della Land Art. Siti, Manifesti, Artisti di fama vanno in giro per il mondo, un po’ maghi, un po’ santoni, a dimostrare le incredibili e meravigliose strutture periclitanti. Si sono andate a cercare le origini delle pietre in equilibrio tra i popoli della zona artica, gli Inuit per esempio, e anche in Alaska e in Groenlandia; ma chi, in riva a un fiume non è preso dalla voglia di costruire piccole guglie pietrose? Andate su Google e cercate stone balancing, guardate le immagini, si aprirà un mondo incantato. Mettere pietra su pietra è un’arte: occorre disciplina mentale, è una pratica Zen, senso dell’equilibrio, conoscenza delle leggi di gravità e fisica dei corpi, occorre percepire una corrente, un’energia che si stabilisce tra la mano e la pietra. Alla Casa degli Artisti partecipa da qualche anno un artista che oltre alle sue installazioni si è specializzato proprio in queste “sculture effimere”: Luca Zaro il giorno dell’inaugurazione, il 21 agosto alle 12, ci offrirà una performance didattica su come praticare quest’arte. Dice Zaro: “Lo stone balancing è l’arte di posizionare delle pietre in equilibrio apparentemente impossibile. Può essere considerata una tecnica di meditazione o una sfida creativa, una specie di prodezza fisica o un’espressione artistica. E’ strano come le pietre, da sempre sinonimo di “eternità”, vengano invece usate per realizzare delle opere effimere, che magari durano anche solo pochi secondi, che possono crollare a causa di un piccolo colpo di vento. E tutto ciò dopo aver speso molto tempo e pazienza per trovare quell’unico equilibrio possibile…Che cosa serve? Il nostro corpo, i sassi e la forza di gravità. Gli stili si possono classificare (ma anche no!) in equilibrio puro, equilibrio a contrasto, zig zag, ad arco, misti. Ci vuole desiderio, sensibilità, pazienza, concentrazione e coordinazione fisica. Ma in realtà ognuno troverà il suo stile e potrà migliorare nel tempo semplicemente entrando in comunicazione con queste piccole o grandi sedimentazioni del tempo”.
LAND ART AL FURLO VII EDIZIONE
Totem scritture verticali
Vernissage: 21 Agosto ore 10.30
Dal 21 agosto al 18 settembre 2016. Tutti i giorni 10/19 ingresso libero
Via Sant’Anna del Furlo 39 – 61034 Fossombrone PU
Casa Degli Artisti – Residenza Creativa
Sant’Anna del Furlo, 39 – 61034 – Fossombrone (PU)
Andreina De Tomassi: 342 3738966 casartisti@gmail.com www.landartalfurlo.it
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Land Art al Furlo 2016 | 27/07/2016 10:07 | Ufficio Stampa
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