Land Art al Furlo 2021 | 17/08/2021 16:08 | redazione
XII Land Art al Furlo: Tre Fontane
Tutto è cominciato nel 2010, alla prima edizione della LAND ART AL FURLO, quando lo scultore Antonio Sorace posizionò “Tuffo”, per tutti La Sirenetta, sul parapetto della Diga del Furlo. Era cominciato il dialogo con il fiume Candigliano.
Nelle undici edizioni trascorse, moltissimi artisti hanno reso omaggio a quello scorrere lento: video, installazioni, quadri materici, performance, chi ha raccolto il limo sulla riva, chi ha costruito una Dea del Fiume, tutti rispettosi, forse un po’ nostalgici dell’arcaica, eppure così viva, Civiltà del Fiume.
In questo 2021, alla dodicesima edizione, si è pensato di “far vedere” l’acqua, rispettarla come elemento imprescindibile, vista la penuria, le future “guerre per l’acqua”. Non più il gioco, gli scherzi improvvisi di Villa Caprile, o una fontana-monumento o solo decorativa, ma Fontane parlanti, significative.
Ecco il lungo e sinuoso “Abbeveratoio” ai margini del boschetto, opera del giovane Niccolò Amadori, dove si dona un po’ di refrigerio anche per i volatili, o “Visione liquida” di Antonio Sorace, dove uno schermo ricurvo in cristallo temperato, che ricorda la Diga, è percorso da una piccola cascatella d’acqua e la Gola si guarda come in un giorno di pioggia. Tutte e due le fontane sono state realizzate con materiali riciclati e l’acqua è a circuito chiuso. La terza fontana è un omaggio, un rivestimento in mosaico finissimo, di Michele Picone, per ricordare un minuscolo giardinetto-orto del 1919 che abbelliva la Casa dell’Ingegnere, ora acquisita dai due conduttori della Land Art al Furlo al fine di mantenere l’unità del Villaggio operaio.
Artisti delle Tre Fontane
Niccolò Amadori (Fano)
Michele Picone (Catania)
Antonio Sorace (Roma- Furlo)
Land Art al Furlo 2021 | 17/08/2021 16:08 | redazione
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