Land Art al Furlo 2022 | 22/08/2022 08:08 | redazione
Sandro Piermarini, 75 anni, di Macerata, è uno scultore filosofo, un Maestro.
Frequenta il Liceo artistico di via Ripetta, in una Roma frizzante, aperta, stanno arrivando le rivolte studentesche, le lotte libertarie iniziano nelle Scuole. Sandro vive anni frenetici e bellissimi immerso nel vento del cambiamento sociale. Ha come maestri Afro, Monachesi, Melandri, Guttuso… studia, visita gallerie e musei, assorbe quella pigra, eterna bellezza. E’ a Roma che decide di dedicare la sua vita all’arte. A 23 anni, quando torna nelle sue Marche, è già un “uomo contro”. Contro l’immobile Sistema dell’Arte, contro una critica imbalsamata. Sostiene, già nel 1970, un vero precursore, che l’arte dev’essere sociale, partecipata. Con architetti, scultori, pittori e abitanti, in aperta campagna, dentro un’Abbazia dell’XI secolo crea un’opera collettiva. Altra pietra miliare del suo percorso: in provincia di Roma a Pisoniano, organizza un’installazione insieme a studenti, operai, artisti; avevano individuato un tema che oggi possiamo definire profetico: “Lo spopolamento dei piccoli centri per l’esodo nella grande città con depauperamento di un patrimonio di valori e di tradizioni non più recuperabili, perdita di identità ed alienazione massificante”. Un vero manifesto. Sono i tempi dell’arte come comunicazione, come tessuto connettivo. Dopo qualche anno, lo troviamo a Esanatoglia, sempre nel maceratese, quando alla ricerca delle origini, lavora sui segni primordiali, affina le sue tecniche, continua a studiare a ricercare, ma è anche la fase del “pedinamento della realtà”, come diceva Zavattini.
Piermarini riflette sui grandi concetti umani: lo Spazio, il Tempo, sente come Atlante il peso e il mistero della Terra. E ribadisce il suo mantra: No alla cultura come merce, come dato economico; pensa al fruitore frastornato, illuso dalle mode, dalle allucinazioni della critica, dagli artisti superstar. E’ in questi anni che si convince che ci vuole “più etica meno estetica”, titolo successivo di una fortunata Biennale.
In questi ultimi anni il Maestro maceratese continua a lanciare i suoi lamenti nel deserto: No alla violenza nell’arte, il Pianeta è in pericolo e gli Artisti devono agire in un’ottica collettiva (o ci salviamo tutti o…), No all’individualismo esasperato, No a questo analfabetismo culturale e sentimentale… La Bellezza non è astrazione ma è un continuo dialogo con l’altro.
Sandro Piermarini dal 1970 a oggi ha girato il mondo con le sue sculture, incisioni, installazioni, anche opere ironiche, monumentali e piccole dimensioni.
La Casa degli Artisti gli dedica un focus, con la presentazione dello storico dell’arte Andrea Baffoni. Il 3 settembre alle 18 a Sant’Anna di Fossombrone.
Land Art al Furlo 2022 | 22/08/2022 08:08 | redazione
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