Land Art al Furlo 2018 | 14/08/2018 10:08 | Ufficio Stampa
Matteo Calabrò
Polinero
IX Edizione Land Art al Furlo: “NERO”
25 agosto 2018 ore 16.00
Parco delle Sculture – Galleria Elettra | Sant’Anna del Furlo – Fossombrone (PU)
Dal 25 agosto al 23 settembre 2018
Pòlinero, monumento ai caduti del bosco
“Sono interi, martiri, sono neri, del sangue nero degli alberi uccisi dal fuoco”
Tratto da “Scrivere” di Marguerite Duras, cap.2 “La morte del giovane aviatore inglese”
In questa strofa del romanzo è racchiuso il senso dell’opera, un monimento alla distruzione dei boschi che, per sciacallaggio e vandalismo, devasta la natura, la vita e il senso civico e logico. Nel libro è continua l’analogia tra gli alberi morti e la morte del giovane aviatore ed in cuor mio, comunque, è immediata l’analogia e la dedica alla morte di tutti coloro che nei boschi, per salvarli o per attraversarli in cerca di salvezza, vi muoiano. La tecnica di realizzazione è quella della termo-saldatura di elementi seriali in polietilene industriale, detti braghe, prodotti per tutt’altro utilizzo, quello in idraulica degli scarichi civili. Il nome dell’opera è una crasi tra pòlimeri, che compongono il materiale, ed il suo colore.
Matteo Calabrò, nato in Sicilia nel ’74 inizia a esporre nel circuito Giovani Artisti Italiani, dalla partecipazione al premio ‘Luci&Ombre’ al Lingotto di Torino nel 1998 presieduto da Ettore Sottsass e curata da Guido Curto fino al progetto internazionale Gemine Muse nel 2004, presentando sia opere d’arte che di design. Dopo la laurea in ingegneria e un master in yacht design riprende la disciplina dell’arte anche commistionandola al design, iniziando sia ad utilizzare i software di rendering per creare immagini foto-irrealistiche (chiamate con spirito ludico renderissements*) sia per creare sculture con i prodotti finiti industriali. L’ultima sua partecipazione è stata la collettiva “Epifania dell’oltre” L’arte contemporanea incontra l’Infinito al Bunker C4 di Caldogno (VI), per il 220° anniversario dalla nascita di Giacomo Leopardi, presentando un’opera digitale sulla dissincronia tra realtà e immaginazione. Ancor prima, l’opera Wood box with mother tree log, una cassa che contiene il suo stesso tronco d’origine, è stata selezionata per la residenza d’arte ‘Come to meet your genius’ presieduto da Stefania Galegati Shines, con Cinzia Ferrara e Gianni Di Matteo, per il circuito ALAB di Palermo.
Land Art al Furlo 2018 | 14/08/2018 10:08 | Ufficio Stampa
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