Land Art al Furlo 2018 | 14/08/2018 09:08 | Ufficio Stampa
Valeria Finazzi, Marco Cadoni
CROSLITH
IL Risveglio della Donna Selvaggia 2018
IX Edizione Land Art al Furlo: “NERO”
25 agosto 2018 ore 16.00
Parco delle Sculture – Galleria Elettra | Sant’Anna del Furlo – Fossombrone (PU)
Dal 25 agosto al 23 settembre 2018
IL Risveglio della Donna Selvaggia 2018
Ogni donna, dentro di sé, contiene l’archetipo della Donna Selvaggia. In alcune donne (diciamo pure la maggior parte) è assopita: secoli di addomesticamento e repressione hanno spinto la Donna Selvaggia giù in un angolino buio, laddove non può spaventare nessuno. Sì, perché la Donna Selvaggia può fare paura: agli uomini, ma anche alle donne stesse. Ella vive ogni cosa con intensità: la vita quotidiana, le emozioni, le relazioni. Vive seguendo il suo istinto più profondo e provando disprezzo verso le imposizioni, di cui cerca di liberarsi, a volte con risultati distruttivi. Ma, nonostante tutto, è la migliore alleata di ogni donna. Lei ci permette di sopravvivere, ma anche di vivere appieno. Ci permette di accedere al nostro potere ancestrale e di essere complete ed intere, non importa cosa sia successo nel nostro passato e quante volte abbiano provato a distruggerci. Lei è la parte più autentica di noi. La Donna Selvaggia è anche il nostro collegamento diretto con le nostre Antenate. Quando diveniamo la Donna Selvaggia, le nostre Antenate sono con noi, rivivono e ci donano la propria saggezza ancestrale. A volte, anche se è sveglia e presente in noi, dobbiamo indossare una maschera per nasconderla, poiché la Donna Selvaggia non è socialmente accettata, specialmente da chi vive in modo non autentico e sconnesso. Quel potere incompreso e misterioso per cui la donna muore e rinasce ogni mese con i ritmi del ciclo mestruale, quel potere che le permette di essere un canale tra i mondi altri e la realtà ordinaria, di incarnare anime nel proprio grembo e darle alla luce in forma umana. L’Uomo Selvaggio ama questa donna e corre libero nelle foreste con lei. L’uomo patriarcale la teme, la disprezza, la stupra, la tortura, la uccide. Ma nonostante questo, o forse proprio per questo, la Donna Selvaggia va risvegliata e riportata nel mondo, una donna alla volta. La risposta è sorprendentemente semplice: passare tanto tempo in Natura e connettersi autenticamente con Essa.
Valeria FinazziNasce a Desio (MB)nel 1980. Vive in Sardegna e lavora tra l’isola e la Lombardia. Dopo il Liceo Artistico Consegue il Diploma presso L’Accademia di belle Arti di Milano Brera, dimostrando particolare interesse verso le arti applicate e la sperimentazione. Nel 2006 lascia Milano e si trasferisce in Sardegna dove lavora nell’ambito didattico per una multinazionale, che opera nel settore ecologico, ideando laboratori eco-artistici alla volta del riciclo creativo, e della sensibilizzazione, presso Scuole pubbliche di ogni ordine e grado e scuole superiori. Ha esposto in varie mostre personali e collettive, svolto workshop e partecipato a fiere. Tra le esperienze espositive di rilievo, l’artista ha partecipato nel Febbraio 2015 alla Mostra Internazionale “ Il Tempo, Lo Spazio, L’Infinito” al Palazzo della Regione Toscana. Valeria Finazzi segue gli insegnamenti del Maestro Volturno Morani negli ultimi anni della sua attività, apprendendone e condividendo la sottile poetica. Vince il Trofeo a lui intitolato e dedicato, al decennale della scomparsa del Maestro, esponendo la scultura Titilus Crucis, realizzata con materiali portati dal mare, legno e ferro ossidato. Nel 2014 espone la sua personale The Sorceress presso EXMA’ a Cagliari, per le finali regionali di MArteLive e partecipa alla London U.K.Fair e la Rotterdam International Art Fair ed è tra i finalisti di Zoom 2015 Paratissima Torino, con la sua installazione ottenuta dalla lavorazione di materiali di recupero portati dal mare. Nel 2016 espone alla mostra C&F contro il conformismo, curata dagli Artisti Massimo Kaufmann e Ivano Sossella allo spazio LALTALENA via Binda Milano.
Land Art al Furlo 2018 | 14/08/2018 09:08 | Ufficio Stampa
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